Suggerimenti

 

Vi suggeriamo di non prendervela: la vita è troppo breve per rovinarsi il viaggio!

Dalle nostre postazioni, nel corso dei lunghi anni trascorsi a risolvere problemi di infedeltà coniugale, abbiamo seguito una miriade di casi dal prologo all'epilogo, migliaia e migliaia di pratiche ci hanno suggerito che, forse, l'inclinazione all'infedeltà è spesso una costante nella natura umana, specie nel lungo periodo.

Ma la scoperta dell'avvenuto tradimento lascia veramente aperto il campo a tutte le soluzioni:
può divenire ad esempio un ottimo punto di partenza, seppur doloroso, per reinventarvi come persone e come coppia, per mettersi in discussione e per rimettersi in gioco, affrontando, ad esempio, una terapia di coppia o un percorso di crescita personale.

Per riscoprirsi persone nuove, diverse, migliori, cresciute e anche, perché no?, per riscoprirsi una coppia nuova, meno scontata e più affiatata.

I nostri migliori esperti, consulenti psicologi, potranno esservi di grande aiuto in questo, non esitate a chiederne l'intervento.

Al contrario, se il tradimento vi ha portato inesorabilmente al capolinea della vostra relazione di coppia, siamo in grado di supportarvi con i migliori avvocati matrimonialisti dedicati, fissandovi direttamente gli appuntamenti.

Ma anche in questo caso, non disperate: la vita avrà sicuramente in serbo altre e tante belle esperienze per voi, anche se ora sembrano lontane e improbabili.

In tutti i casi prendetevi cura di voi stessi, dedicatevi del tempo, concedetevi qualche lettura piacevole che può rivelarsi anche un prezioso aiuto in situazioni come questa, ad esempio:

  • "Licenza di Chissenefrega!" di Elena Orlandi - De Agostini Editore (disponibile anche in versione eBook).
  • "Quaderno d’esercizi per mollare la presa" di Rosette Poletti, Barbara Dobbs - Vallardi A. Editore.

 

Conosci il tuo Vero valore?

Tratto da: "Lascia che ti racconti" di Jorge Bucay - Rizzoli Editore.

"Sono venuto qui, maestro, perché mi sento così inutile che non ho voglia di fare nulla.
Mi dicono che sono un inetto, che non faccio bene niente, che sono maldestro e un po' tonto.
Come posso migliorare? Che cosa posso fare perché mi apprezzino di più?".

"Ma se tu mi aiutassi, magari potrei risolvere il mio problema più in fretta e dopo aiutare te".

"Con piacere, maestro" disse il giovane esitante, sentendosi di nuovo sminuito visto che la soluzione del suo problema era stata rimandata per l'ennesima volta.

"Prendi il cavallo che c'è là fuori e va al mercato. Ho bisogno di vendere questo anello perché devo pagare un debito. Vorrei ricavarne una bella sommetta, per cui non accettare meno di una moneta d'oro. Và e ritorna con la moneta d'oro il più presto possibile".

Il giovane prese l'anello e partì. Appena fu giunto al mercato iniziò a offrire l'anello ai mercanti, che lo guardavano con un certo interesse finché il giovane diceva il prezzo.

Quando il giovane menzionava la moneta d'oro, alcuni si mettevano a ridere, altri giravano la faccia dall'altra parte e soltanto un vecchio gentile si prese la briga di spiegargli che una moneta d'oro era troppo preziosa in cambio di un anello. Pur di aiutarlo, qualcuno gli offrì una moneta d'argento e un recipiente di rame, ma il giovane aveva istruzioni di non accettare meno di una moneta d'oro e rifiutò l'offerta.

Dopo aver offerto il gioiello a tutte le persone che incrociava al mercato - e saranno state più di cento - rimontò a cavallo demoralizzato per il fallimento e intraprese la via del ritorno.

Quanto avrebbe desiderato avere una moneta d'oro per regalarla al maestro e liberarlo dalle sue preoccupazioni!
Così finalmente avrebbe ottenuto il suo consiglio e l'aiuto.

Entrò nella stanza.
"Maestro" disse "mi dispiace. Non è possibile ricavare quello che chiedi. Magari sarei riuscito ad ottenere due o tre monete d'argento, ma credo di non poter ingannare nessuno riguardo al vero valore dell'anello".

"Quello che hai detto è molto importante, giovane amico" rispose il maestro sorridendo.
"Prima dobbiamo conoscere il vero valore dell'anello. Rimonta a cavallo e vai dal gioielliere. Chi lo può sapere meglio di lui? Digli che vorresti vendere l'anello e chiedigli quanto ti darebbe. Ma non importa quello che ti offre: non glielo vendere. E ritorna qui con il mio anello".

Il giovane riprese di nuovo a cavalcare.
Il gioielliere esaminò l'anello alla luce della lanterna, lo guardò con la lente, lo soppesò e disse al ragazzo:
"Dì al maestro, ragazzo, che se vuole vendere oggi stesso il suo anello non posso dargli più di cinquantotto monete d'oro".

"Cinquantotto monete d'oro?" esclamò il giovane.

"Lo so che avendo più tempo a disposizione potremmo ricavare circa settanta monete d'oro, ma se ha urgenza di vendere?".

Il giovane si precipitò dal maestro tutto emozionato a raccontargli l'accaduto.

"Tu sei come questo anello: un gioiello unico e prezioso. E come tale puoi essere valutato soltanto da un vero esperto.
Perché pretendi che chiunque sia in grado di scoprire il tuo vero valore?".

E così dicendo si infilò di nuovo l'anello al mignolo della mano sinistra.