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Filippo, 42 anni, Trezzo Sull’Adda (MI)

...vuol provare a "riconquistare" la moglie

Filippo, 42 anni è sposato da oltre quindici con Roberta, hanno due figli di quattordici e undici anni.

La donna ha destato i sospetti di Filippo perché passa molto tempo a scrivere e rispondere a messaggi su WhatsApp.

Contrariamente alle precedenti abitudini, non abbandona mai il suo telefono in giro per casa, a meno che non sia spento.

Filippo ha notato che la moglie ha inserito un codice di blocco sullo schermo del cellulare.

Roberta è impiegata full time in un’azienda della grande distribuzione ed esce di casa molto presto la mattina.

Si reca al lavoro utilizzando i mezzi di superficie, e in genere impiega circa cinquanta minuti per arrivare a destinazione.

Passa l'intera giornata nel suo ufficio, all'ultimo piano di un grande complesso dell'hinterland; e intorno alle 18.00 esce per ripercorrere l'intero tragitto del mattino.

Rincasa con regolarità.

La sera di norma non esce.

Nel week end va a cena in compagnia del marito.

Nel corso del colloquio, Filippo ci spiega le motivazioni che l'hanno spinto a rivolgersi alla nostra Agenzia.

Si dichiara seriamente intenzionato a capire cosa stia succedendo alla moglie e al loro rapporto di coppia, con la speranza di poter intervenire in qualche modo per salvare il matrimonio.

Non si rassegna a veder naufragare in quel modo la propria vita coniugale.

In questo caso, il marito non appare interessato a raccogliere prove da far valere in un eventuale giudizio di separazione.

Vuole semplicemente capire quello che sta accadendo alla moglie, per poter eventualmente intervenire in favore di un recupero della loro relazione.

Si decide di procedere monitorando i movimenti e le attività della moglie in ambito lavorativo, senza considerare il tempo libero trascorso in famiglia.

 

Risultato dell'intervento

L'indagine mirata ha subito evidenziato circostanze di particolare interesse.

Riscontri tecnologici, vengono messi in campo e incrociati nel modo più efficace con le investigazioni esterne.

In breve si giunge alla risoluzione del caso, identificando il momento e il luogo nel quale intervenire.

Le indagini “sul campo” sorprendono la signora nell’atto di uscire dall'ufficio insieme ad un uomo sulla cinquantina, dall'aspetto distinto.

I due, parlando fittamente, si dirigono al parcheggio aziendale e salgono a bordo di un SUV Mercedes di colore nero, targato XX XXX XX.

L'uomo si mette alla guida e partono.

Si dirigono in piazza XXXXXXX e parcheggiano di fronte al civico 13, per entrare nel Ristorante XXXXXXX.

Occupano un tavolo appartato.

Il pranzo si protrae per un paio d’ore, durante le quale i due parlano di continuo.

Alle ore 14.52, risalgono sulla vettura e tornano in ufficio.

Null'altro da segnalare sino al rientro a casa della donna, ma la situazione appare ben delineata.

Dai riscontri sulla vettura, è possibile risalire a tale Signor XXXXXX, nato a Milano in data XXX, residente in Monza, sposato con tre figli.

Nei giorni successivi, nessun riscontro giustifica nostri interventi: non viene effettuata alcuna attività.

L’allarme scatta il lunedì successivo: le indagini riprendono.

Notiamo la donna lasciare insolitamente l'ufficio alle ore 14.45 e, anziché dirigersi alla fermata dell'autobus, proseguire a piedi lungo via XXXX, sino all'angolo con via XXXX, ove, qualche metro più avanti notiamo il solito SUV di colore nero, parcheggiato in doppia fila.

Alla guida viene notato e fotografato l'uomo già identificato in precedenza.

La signora sale a bordo dell'auto.

Partono e si dirigono verso la tangenziale.

Alle ore XXX entrano nel vialetto d'ingresso del Motel XXXX.

Notiamo la vettura parcheggiata in corrispondenza della stanza n. 145, come da filmato allegato.

Alle ore 17.47, la donna viene accompagnata alla fermata XXXXXX della metropolitana e rincasa alle ore XXXXX, utilizzando come di solito i mezzi pubblici.

L’indagine è conclusa.

Viene redatto il dossier investigativo, che sarà affidato alle considerazioni del marito.

Filippo, avrà la chance che desiderava per rimettersi in gioco.