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Federico 38 anni – SARONNO

...trova aperto il profilo Facebook della moglie sul PC di casa.

Federico, impiegato di 38 anni, ci ha chiesto aiuto nella speranza di venire a capo di una situazione molto delicata.

La sua compagna, Martina, 37 anni, anche lei impiegata, un tempo persona espansiva e affettuosa, aveva iniziato a manifestare preoccupanti avvisaglie di cambiamento personale e segnali di una crescente disaffezione nei confronti del partner.

Oltre a trasmettere allarmanti sintomi di un progressivo distacco dai consueti affetti, anche nei confronti dei figli, Martina aveva ormai abitualmente iniziato a trascorrere intere serate nell'intimità della propria stanza, rimanendo su Facebook per ore ed ore.

Sembrava non poter più fare a meno di connettersi con i suoi numerosissimi contatti, e pareva non vedere l'ora, dopo cena, di immergersi in interminabili sessioni al portatile o con lo smartphone.

Molto lentamente, Federico aveva iniziato a perdere complicità con Martina, la quale pareva ormai solamente interessata alle estenuanti conversazioni online che sosteneva di intrattenere con “misteriose” amicizie lontane.

Nello stesso tempo, Martina appariva sempre più fredda e distaccata nei confronti di tutto ciò che riguardasse la propria famiglia, marito e figli compresi, e aveva iniziato ad assumere atteggiamenti di evidente insofferenza, appena varcata la soglia di casa.

Federico, avvertiva chiaramente quanto la moglie si trovasse "altrove" con i propri pensieri, e quanto fosse ormai indifferente riguardo a ogni altra cosa.

All'inizio imputò il tutto allo stress, poi diede la colpa a una normale crisi di assestamento familiare, pensando che Martina fosse solamente un po' stanca e annoiata dalla prevedibile routine della vita di coppia.

Poi, quando la moglie iniziò a cambiare, anche se di poco, i propri orari di rientro serale e le abitudini alimentari, iniziò a preoccuparsi.

Le chiese spiegazioni, ricevendo da subito scuse molto credibili. Era stanca, stressata, oberata da impegni lavorativi, pressata da un capo dispotico e infastidita dai colleghi opportunisti, e aveva soltanto bisogno di riprendersi un po'.

"Dammi del tempo", gli disse, "e vedrai che tutto si sistemerà". Ma intanto, le abitudini continuavano a rimanere tali, e Martina si estraniava sempre più da ogni cosa, chiudendosi in camera tutte le sere per dedicarsi a Facebook.

Federico, insospettito, riuscì a sbirciare nello smartphone della compagna, e finalmente riuscì a darsi una spiegazione: Martina chattava con un uomo.

Furioso della scoperta, e deluso per le scuse ricevute, si precipitò allora da lei per contestargli quanto appreso, senza valutare la possibili conseguenze di un'accusa avanzata senza le necessarie prove.

Martina infatti, molto candidamente, gli confessò di avere una "simpatia" per una persona, lasciando intendere potesse trattarsi di una sua vecchia fiamma dei tempi dell'università, in qualche modo ritrovata molto tempo dopo.

Inaspettatamente per Federico, aggiunse anche di non averlo mai incontrato di recente, né tantomeno di aver mai desiderato alcunché di "fisico" con lui.

E' una storia "platonica", nulla di più: abita lontano e ci scambiamo per gioco commenti e pareri di ogni genere, disse Martina.

Ma non preoccuparti, aggiunse, rimarrà una cosa puramente virtuale.

D'altronde, pensò Federico, quando mai avrebbe potuto incontrarlo?

Di giorno, è sempre al lavoro e alla sera non esce mai. Il sabato e la domenica poi, impossibile: erano sempre insieme. E si mise tranquillo, sicuro che presto sarebbe tutto finito.

Ma, purtroppo per lui, non fu proprio così. A dispetto di ogni scusa, Martina restava scostante, fredda e sfuggente, e dopo pochi giorni iniziò anche a proteggere ogni cosa con password diverse.

Inutile dire che al mattino nulla rimaneva delle lunghe conversazioni online della moglie: ogni traccia, veniva scrupolosamente cancellata ed eliminata con cura maniacale.

Lo stesso dicasi per il messaggi WhatsApp e per certe chiamate in entrata sul cellulare.

E una sera, Federico scoprì di peggio.

Martina, di solito indifferente a quel genere di cose, aveva iniziato a comprare biancheria intima molto curata e intrigante, e a portarsela di nascosto in ufficio.

Fu allora che Federico pensò bene di non accontentarsi più delle solite scuse, e decise di rivolgersi alla nostra Struttura a dispetto dei consigli di vari amici fidati.

Aveva solo un timore: come riuscire a indovinare il momento giusto in cui controllare Martina, senza rischiare di buttare troppo denaro?

Ma fu subito tranquillizzato dai nostri esperti, che gli prospettarono un’indagine mirata.

Non servivano lunghi ed estenuanti controlli.

Si doveva intervenire solamente al momento opportuno.

Quando?

Avrebbero risposto a ciò le nostre più recenti “trovate” tecnologiche.

 

Situazione di fatto

Contrariamente alle convinzioni di Federico (e della maggior parte delle persone tradite), l'apparente "totale mancanza di tempo" della compagna non creava di certo un ostacolo alla sua nuova relazione.

Così come si rivelò infondato il suo timore di aver esageratamente allarmato la compagna coi propri atteggiamenti troppo sospettosi.

Chi tradisce, lo fa sempre perché spinto da attrazioni fortissime e improvvise, per cui non basta mai (purtroppo) il timore di essere scoperto per convincerlo a fermarsi.

Martina, infatti, era disgraziatamente incappata in una classica forte infatuazione nei confronti di un uomo. Lui era un fornitore dell'azienda per cui lavorava. La loro storia, era iniziata quasi per gioco, e si era presto trasformata in una cosa molto coinvolgente per entrambi.

Martina, vedeva quell'uomo praticamente quasi tutti i giorni, anche se per pochi minuti, rubando attimi di complicità alla macchinetta per il caffè o nella pausa pranzo in un vicino bar molto riservato, o nel parcheggio della ditta prima di lasciare il lavoro per rincasare.

Non appena possibile, la macchina dell'uomo diventava la loro alcova, quando Martina riusciva a “fuggire” mezz'ora prima dall'ufficio con il pretesto di qualche commissione.

D'altronde l'uomo era a sua volta sposato e non avrebbe comunque potuto concederle di più.

Almeno per il momento.

 

Il nostro Intervento

La cosa fu subito evidente ai nostri agenti.

Il monitoraggio tecnologicamente mirato nei confronti di Martina, permise subito di scoprire la relazione segreta fra i due.

Gli investigatori agirono solamente nell’esatto momento degli incontri, evitando pedinamenti inutili.

In breve, fummo in grado di confezionare un intero dossier sulle abitudini clandestine degli amanti, corredato di ampia documentazione fotografica degli incontri, di film sullo svolgimento degli appuntamenti e di quant'altro possibile.

Dopo pochi giorni di indagini mirate, aiutati dalle esclusive tecnologie di cui sui avvale la nostra Organizzazione, convocammo Federico per renderlo partecipe delle nostre scoperte, e dargli la possibilità di capire la reale consistenza dei fatti.

Vedere è meglio di mille spiegazioni, e Federico fu messo in grado di comprendere ogni sfumatura della spinosa questione in cui era incappata la compagna.

Il materiale, riunito in un dossier, gli fu affidato con la raccomandazione di farne un buon uso.